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Il presente volume si compone di saggi editi e inediti su vari aspetti letterari dell'Ottocento greco. I capp. I e III (qui lievemente modificati e riadattati) sono già apparsi nella Rivista di Studi Bizantini e Neoellenici (48, 2011: 267-304 e 49, 2012: 171-193), di cui ringrazio il Direttore, Andrea Luzzi, per il permesso di riprodurli in questa sede. Gli altri, di fatto, non sono mai stati diffusi pubblicamente, se non sotto forma di lezioni o di conferenze tenute presso alcuni atenei italiani. Il contributo che si intende apportare risponde parzialmente a una precisa esigenza didattico-scientifica, che deriva dalla mancanza di un sistematico studio d'insieme in Italia sul periodo romantico greco. Ci soffermiamo in questo studio su quattro figure, per così dire, "collaterali", ma a loro modo emblematiche (P. Sutsos, Vikelas, Psycharis e Mutzàn Martinengu, rispetto ai nomi più altisonanti di un Palamàs, un Roidis, un Solomòs, un Kalvos e di altri), quali simbolo di un ventaglio geografico-culturale ellenofono (che va dall'area costantinopolitana e fanariota a Oriente, al più occidentale Eptaneso, fino alla grecità della diaspora nel resto dell'Europa).